FORMULA 2
Rivincita per il francese Isack Hadjar nella Feature Race di Melbourne. Privato ieri del successo nella Sprint per una penalità ricevuta dopo la bandiera a scacchi, Il pilota della Campos Racing si è rifatto nella gara più lunga, sfruttando al meglio la possibilità di effettuare il pit-stop obbligatorio nel periodo di VSC causato dall’uscita di pista di Hauger, poi trasformatosi in neutralizzazione vera e propria. Hadjar è diventato così il primo pilota in pista fra quelli che avevano scelto di partire con le Supersoft e così ha potuto prendere la testa della corsa quando i piloti che avevano preso il via con le Medium si sono a loro volta dovuti fermare ai box per il cambio gomme. Insieme a lui sul podio sono saliti anche l’estone Paul Aron (Hitech), secondo, e Zane Maloney (Rodin). Il pilota delle Barbados è ancora leader del campionato con 62 punti, con un vantaggio di 14 lunghezze su Aron e di 21 sul norvegese Dennis Hauger (Prema).
Come nelle previsioni, la maggior parte dei piloti ha scelto di partire con le Supersoft per poi passare dopo una manciata di giri alla Medium, visto l’elevato degrado della prima. Se la VSC nella prima parte ha aiutato chi aveva scelto la Medium, la neutralizzazione a metà corsa ha sostanzialmente rovinato la loro strategia perché a quel punto era ancora troppo presto fare il pit-stop e, allo stesso tempo, il vantaggio che era stato accumulato si è azzerato.
FORMULA 3
Prima vittoria in Formula 3 per lo svedese Dino Beganovic (Prema), impostosi nella seconda gara del round di Melbourne. Partito dalla terza posizione in griglia, il pilota della Scuderia Ferrari Driver Academy ha avuto la meglio dopo una corsa incerta e sul duo italiano composto da Leonardo Fornaroli (Trident) e Gabriele Minì (Prema), che al via occupavano la prima fila. L’altro protagonista della lotta al vertice è stato l’inglese Luke Browning (Hitech) che grazie al quarto posto finale mantiene il comando della classifica Piloti, sia pur con gli stessi punti (37) di Fornaroli.
Dal punto di vista dei pneumatici, le temperature fresche della mattina di Melbourne non hanno certamente favorito il warm-up. La gestione del degrado è stata leggermente più facile rispetto alla gara di sabato, visto che il graining si è presentato due/tre giri più tardi e non è aumentato man mano che le vetture giravano. Sempre rispetto alla prima gara, anche il livello di aderenza è stato leggermente maggiore.